Disgusto
L’emozione di questa settimana è disgusto.
Mi viene da vomitare per questa situazione che preferirei evitare perché mi fa schifo e sto sentendo che mi farebbe anche male.
COSA CI SPINGE A FARE?
Il disgusto è una sensazione che ci spinge a evitare cose che potrebbero farci male.
Proviamo disgusto se vediamo qualcosa di sporco o contaminato, ad esempio cibo avariato che ha iniziato a decomporsi o un locale molto sporco. Il disgusto ci spinge istintivamente a evitarli per proteggere la nostra salute. È come se il tuo corpo ti dicesse: “Attenzione, questo potrebbe farti male, meglio stare lontano!”
LA STORIA DI LUCIA
Lucia, una donna adulta, era molto attenta all’igiene e alla pulizia. Un giorno, durante una visita a una casa antica, era entusiasta di esplorare le sue stanze e angoli. Tuttavia, quando entrò nella cucina, la sua eccitazione fu spezzata da uno scenario di sporcizia e disordine.
Gli scaffali erano polverosi, i piatti sporchi erano impilati nel lavello e c’erano evidenti segni di trascuratezza. Lucia, con la sua attenzione per l’igiene, si sentì invasa dal senso di Disgusto. Fu come se l’ambiente avesse fatto emergere la sua reazione automatica di fronte a condizioni igieniche inaccettabili.
Il senso di Disgusto non solo le impedì di apprezzare il resto della casa, ma influenzò anche la sua decisione di non rimanere a lungo. Sentendosi a disagio in quel contesto, decise di interrompere la visita anticipatamente, portando con sé il ricordo di quell’esperienza che aveva suscitato in lei una forte reazione emotiva. Il senso di Disgusto le impedì di apprezzare l’ambiente circostante e influenzò negativamente la sua esperienza.
Un’altra volta invece, Lucia stava cercando una nuova casa. Esplorò vari appartamenti prima di trovare quello che sembrava perfetto. L’entusiasmo cresceva man mano che visitava le stanze, ma quando entrò in una di esse, fu colpita da un odore penetrante di muffa. Il senso di Disgusto la avvolse, mettendo in pausa il suo entusiasmo.
La forte reazione di Disgusto la portò a riflettere sulla situazione. Nonostante l’appartamento sembrasse altrimenti ideale, Lucia, ascoltando il suo istinto, decise che non era un luogo sano dove vivere. Optò per continuare la ricerca di altre opzioni, seguendo il suo senso di Disgusto che le aveva segnalato qualcosa di poco salubre.
In seguito, Lucia scoprì che la casa aveva gravi problemi di umidità e muffa che non erano visibili a prima vista. Quel senso di Disgusto, seppur inizialmente deludente, si rivelò un prezioso alleato. La sua reazione immediata le aveva evitato di trasferirsi in un ambiente potenzialmente dannoso per la sua salute, dimostrando ancora una volta quanto il Disgusto possa essere un valido strumento per prendere decisioni importanti per il proprio benessere.
L’UTILITà EVOLUTIVA DEL DISGUSTO
Immagina un antico essere umano che stava cercando del cibo, il suo senso del disgusto lo avvertiva se qualcosa non andava. Se vedeva una carne che sembrava deteriorata o sentiva un odore sgradevole, il suo corpo reagiva con disgusto. Questa reazione lo aiutava a evitare cibi potenzialmente pericolosi o marci che avrebbero potuto causare malattie.
Immagina che, cercando tra gli alberi, trova una mela caduta a terra. La mela sembra deliziosa, ma quando la raccoglie e la gira, vede che c’è una parte marcia e un insetto che si è impossessato di un pezzo.
Fa una smorfia di disgusto, perché il suo senso del disgusto gli dice che quella mela non è sicura da mangiare. Anche se inizialmente aveva molta fame e voleva mangiare la mela, il suo corpo reagisce con disgusto per avvertirlo che ci potrebbero essere problemi.
Quando provi disgusto, è come se il tuo corpo dicesse: “Ehi, questo non è sicuro o buono per te, meglio evitarlo!” Aiuta a mantenere al sicuro il tuo corpo facendoti evitare cibi scadenti o cose che potrebbero farti del male.
In questo modo, il disgusto lo ha aiutato a prendere una decisione sicura: lascia la mela marcia e cerca qualcos’altro da mangiare.
Un altro esempio potrebbe essere quando tocchi qualcosa di viscido o sporco. Se provi disgusto, è probabile che istintivamente ritiri la mano per evitare il contatto con la sostanza sgradevole. Questa reazione automatica è una forma di difesa per proteggerti da potenziali minacce per la salute.
In entrambi gli esempi, il disgusto svolge il ruolo di proteggere il tuo organismo da situazioni che potrebbero causare danni.
Grazie al disgusto, gli uomini della preistoria hanno imparato a evitare cibi scadenti e adottare comportamenti che li proteggevano dalla malattia. Quindi, in un certo senso, possiamo dire che il disgusto è stato il guardiano della loro salute, aiutandoli a sopravvivere e prosperare.
A livello fisico, il disgusto può portare a reazioni come il ribrezzo, la nausea o la sensazione di avere la pelle d’oca. È una risposta naturale che ha radici nella nostra evoluzione: storicamente, evitare sostanze potenzialmente nocive o contaminanti ha contribuito alla sopravvivenza della specie umana.
A livello evolutivo, il disgusto ha giocato un ruolo cruciale nella sopravvivenza umana. I nostri antenati che erano disgustati da cibi avariati o da ambienti poco salubri avevano maggiori probabilità di evitare malattie o avvelenamenti, contribuendo così alla loro sopravvivenza e alla trasmissione dei loro geni.
APPROFONDIAMO
Il termine “Disgusto” deriva dall’unione della parola “gusto” col prefisso “dis” che in greco antico dava alla parola un significato negativo, dispregiativo. Lo possiamo quindi tradurre come “qualcosa contrario ai nostri gusti”. Infatti rappresenta quella sensazione di nausea, di ripugnanza, specialmente nei riguardi degli odori e dei sapori.
Tutti noi, almeno una volta, abbiamo provato disgusto per qualcosa, dal cibo scaduto dimenticato nel frigo, alle notizie più terribili lette sui giornali.
L’emozione del Disgusto è una reazione emotiva negativa che proviamo di fronte a qualcosa che percepiamo come offensivo, repellente o insopportabile. Può manifestarsi fisicamente con una sensazione di malessere, nausea o voglia di evitare ciò che ci suscita il disgusto. Questa emozione ci guida a respingere ciò che percepiamo come nocivo o poco igienico, svolgendo un ruolo protettivo nella nostra sopravvivenza.
Ci aiuta a stare lontani da cibi e sostanze che potrebbero farci male, oltre che da situazioni e persone che potrebbero rivelarsi “pericolose”.
Il disgusto svolge un ruolo importante nel determinare cosa consideriamo sicuro e igienico. Ad esempio, se percepiamo un cibo come potenzialmente avvelenato, proviamo disgusto per evitare di mangiarlo e prevenire possibili danni alla salute.
Si tratta di un’emozione caratterizzata da un comportamento tendente ad allontanare qualcosa o qualcuno, da una sensazione di sporcizia e contaminazione e da una reazione fisiologica come la nausea e il vomito.
Il disgusto è una sensazione che ti fa venir voglia di vomitare. Per indicare un forte senso di avversione associato a riluttanza (il non voler fare una determinata cosa).
Il disgusto è un’emozione che viene appresa dalle altre persone. Se uno mangia un fungo velenoso e sta molto male passerà il senso di disgusto verso quel fungo anche agli altri.
Tutti sono disgustati da qualcosa, ma quel qualcosa è diverso in ogni famiglia e in ogni luogo, perché lo impariamo da chi ci circonda.
Immagina che una famiglia di un’altra cultura ti abbia invitato a cena a casa sua. Per mostrare il loro apprezzamento, ti offrono il loro pasto più gustoso: l’insalata di insetti. Esprimere il tuo disgusto potrebbe suscitare la loro ostilità.
Il disgusto: un fattore culturale.
Nonostante la capacità di provare disgusto sia innata, essa viene acquisita solamente nel corso del primo anno di vita attraverso la socializzazione.
È stato dimostrato che i bambini piccoli non sono ancora in grado di provare disgusto nei confronti di oggetti, odori o determinate sostanze; per questo mettono in bocca feci, insetti o lombrichi.
Tuttavia, anche ciò che l’uomo tende a trovare disgustoso potrebbe invece essere benefico per la salute. Molte popolazioni artiche nomadi che vivono in Groenlandia e nel nord della Scandinavia mangiano abitualmente carne andata a male che in effetti apporta vitamina C e previene lo scorbuto. Questo cibo fa parte della loro dieta e non lo trovano disgustoso.
Per quanto possa sembrare incredibile, la carne putrefacendosi, trattiene meglio la vitamina C. Al contrario, la comune pratica di cuocere la carne degrada questo importante apporto vitaminico.
Più in generale possiamo dire che il disgusto è quell’emozione causata da una sensazione di repulsione o di forte disapprovazione.
Certamente! Immagina se stai per mangiare qualcosa che sembra davvero cattivo o puzzolente, come uno yogurt scaduto da tempo. La tua faccia farebbe una smorfia, e potresti sentire la sensazione di avercela in bocca anche se non la stai mangiando davvero.
Il disgusto è un po’ come quella sensazione sgradevole, solo che può succedere anche quando vediamo o tocchiamo qualcosa che ci sembra veramente sporco o poco piacevole. È come se il nostro corpo ci avvisasse di stare lontani perché potrebbe essere qualcosa di non sicuro o poco sano.
È il nostro corpo dicendo: “Ehi, questo potrebbe non essere sicuro, meglio stare lontani!”
Questa situazione o esperienza è molto spiacevole perché mi espone o mi avvicina a qualcosa (oggetto, idea, comportamento o persona) che è malsano, dannoso, sporco, tossico, putrido, ripugnante, inaccettabile,… sia in senso reale che figurato.
Questa emozione può variare in intensità e può essere provocata da cose come odori sgradevoli, cibi che consideriamo disgustosi o situazioni che ci sembrano sporche.
Si possono manifestare sensazioni di disgusto anche in ambito sociale col disgusto morale, per esempio verso idee, comportamenti e categorie di persone con le quali non si vuole avere a che fare.
Il disgusto ha anche molto a che fare con la nostra dignità. Rifiutiamo il contatto con ciò che percepiamo repellente e disgustoso non solo se rappresenta un concreto pericolo per la nostra incolumità, ma anche quando questo minaccia la nostra dignità di esseri umani.
Una difesa della nostra dignità
Il contatto con una sostanza disgustosa minaccia dunque il senso della nostra dignità. Il disgusto difende, pertanto, gli scopi della dignità umana e più in generale dell’appartenenza a un gruppo. Il disgusto è dunque un’emozione che tutela non solo il corpo fisico e la sua integrità, ma anche il Sé e il senso della nostra dignità umana.
Il disgusto ha anche un effetto di “protezione psicologica” dalla memoria della mortalità umana. Ci protegge psicologicamente dalla memoria della mortalità umana.
Comunque fra una settimana… non rimarrete disgustati. Ci sarà una nuova emozione!
Per oggi è tutto.
A presto e alla prossima.