Frustrazione
L’emozione di questa settimana è frustrazione.
Mi sto sentendo bloccata nel raggiungere ciò che voglio. Mi strapperei i capelli dalla delusione e spaccherei tutto dalla rabbia che ho.
COSA CI SPINGE A FARE?
La frustrazione è quando ci sentiamo bloccati o impediti nel fare ciò che vogliamo. Ad esempio quando vorremmo arrivare velocemente ad un appuntamento ma ci troviamo imbottigliati nel traffico.
Questo ci porta anche emozioni come la delusione e la rabbia, ma è importante che ci ricordiamo che la frustrazione fa parte della vita e ci spinge a provare qualcosa di diverso e a continuare nonostante le difficoltà.
Non possiamo pretendere che le cose cambino, se continuiamo a fare le stesse cose. – Albert Einstein
LA STORIA DI LUCIA
Lucia era una appassionata di fotografia. Un giorno, aveva l’opportunità di fotografare un bellissimo paesaggio naturale durante il tramonto. Era entusiasta e voleva catturare l’atmosfera magica della scena.
Proprio quando stava per scattare la foto perfetta, la batteria della sua macchina fotografica si esaurì. Lucia era frustrata e delusa, sentiva di aver perso un’opportunità unica. La frustrazione si trasformò in rabbia che sfogò lanciando la macchina fotografica per terra. Se ne pentì immediatamente, ma ormai il danno era fatto.
Per diversi mesi non poté più dedicarsi alla sua passione perché non aveva sufficienti soldi da parte per riparare la macchina fotografica.
Tempo dopo, Lucia partecipò a un concorso di fotografia. Era determinata a fare del suo meglio e a superare la delusione passata. Durante una delle sue sessioni fotografiche, si trovò di nuovo con la luce perfetta che incorniciava un bellissimo paesaggio al tramonto.
Anche in quella occasione si ritrovò con la batteria scarica. Questa volta ne aveva una di ricambio ma era rimasta in macchina. Respirò profondamente e si chiese: “Da uno a dieci quanto è grande il problema che sto avendo?”
Si rispose che era un otto perché il termine ultimo per presentare la foto era il giorno seguente. Un altro respiro profondo, accettò la situazione e si disse: “Così è la vita. Comunque va avanti e sono certa che mi porterà anche delle soddisfazioni.”
Comunque una foto l’avrebbe portata. Smontò tutto e lo mise via con cura per evitare qualsiasi incidente. Tornò alla macchina dove prese la batteria nuova ed una torcia perché ormai si era fatto scuro. Ma non si diede per vinta e risalì il sentiero per fare comunque una foto al bellissimo paesaggio.
Arrivata si trovò uno spettacolo mozzafiato. Migliaia di lucciole accendevano la vallata di una luce verdeggiante ed una chiesetta in lontananza illuminava il campanile con una irrealistica luce arancione. Sembrava un paesaggio da fiaba.
Rimase incantata per qualche minuto, poi si ricordò del concorso e preparò tutto il materiale per una foto notturna. Incontrò una sfida tecnica: la luce era difficile da gestire e le sue foto sembravano sempre troppo scure. La frustrazione iniziò a farsi sentire, ma decise di non lasciarsi abbattere.
Invece di arrendersi, Lucia decise di sperimentare con diverse impostazioni della fotocamera. Utilizzò la sua frustrazione come una spinta per cercare soluzioni innovative. Alla fine, trovò un’angolazione e un’impostazione di luce che resero la sua foto incredibile.
Quella foto fu premiata come migliore del concorso ed ancora oggi Lucia ne va fiera.
La frustrazione può creare problemi, tuttavia, quando canalizzata nella giusta direzione, può diventare una spinta per superare le sfide e raggiungere risultati straordinari.
L’UTILITà EVOLUTIVA DELLA FRUSTRAZIONE
Immagina un antico essere umano che si trova di fronte a una sfida come la caccia a un animale per il cibo. Se l’individuo non riesce a catturare la preda nonostante i suoi sforzi, sperimenta una sensazione di frustrazione. Questa frustrazione agisce come un segnale che indica che qualcosa non sta funzionando e che è necessario apportare dei cambiamenti o trovare nuovi approcci per avere successo nella caccia.
La frustrazione ci spinge a trovare nuovi modi per risolvere i problemi e ad adattarci alle situazioni difficili. Nel corso dell’evoluzione, coloro che hanno usato la frustrazione come motivazione per migliorarsi hanno avuto un vantaggio nel sopravvivere e far progredire la specie umana.
APPROFONDIAMO
Il termine “frustrazione” deriva dall’avverbio latino “frustra”, che vuol dire “inutilmente”.
Rappresenta l’insoddisfazione e la delusione che abbiamo nello sforzarci inutilmente per ottenere qualcosa.
Tutti noi, sin da quando siamo piccoli, ci siamo sentiti frustrati quando le cose non andavano come volevamo e sfogavamo questa frustrazione facendo i capricci.
Quando siamo frustrati ci sentiamo male perché ci sembra che tutto il nostro lavoro e i nostri sforzi siano inutili. Ci sentiamo abbattuti, feriti e pieni di insoddisfazione, tristezza e rabbia perché non siamo in grado di cambiare la nostra attuale situazione, nonostante gli sforzi continui. Facciamo molto ma vediamo che non “serve a niente”. Riteniamo che il nostro agire sia vano. Abbiamo la sensazione di girare a vuoto e di non arrivare da nessuna parte.
La frustrazione avviene anche quando sentiamo che quello che vogliamo è a portata di mano ma non riusciamo ancora a raggiungerlo. È come la mosca che continua a sbattere sul fondo della bottiglia vedendo l’uscita davanti a lei, senza rendersi conto che c’è un vetro che si frappone. Per superare la frustrazione dobbiamo essere più flessibili e cambiare punto di vista.
È importante sapere che la frustrazione fa parte della vita e che possiamo imparare a gestirla e trovare altre soluzioni. Lei è un segnale che ci dice che qualcosa non sta andando come vorremmo e ci motiva a provare qualcosa di diverso.
Ad esempio, immaginiamo di voler costruire un castello di sabbia, ma ad un certo punto, come mettiamo un po’ più di sabbia, crolla tutto. La frustrazione che proviamo ci spinge a cercare nuovi modi per fare in modo che il castello resti in piedi, come aggiungere più umidità alla sabbia o modellare forme diverse. Alla fine, quando riusciamo a costruire un castello stabile, la nostra frustrazione si trasforma in soddisfazione. Inoltre, superare le difficoltà e raggiungere i nostri obiettivi ci fa sentire più sicuri di noi stessi.
Quando i nostri bisogni sono costantemente ignorati o non soddisfatti, la frustrazione può intensificarsi, diventa difficile pensare in modo chiaro e tendiamo a far affiorare emozioni come la tristezza, la perdita di fiducia in noi stessi e la tendenza ad essere irritabili o aggressivi. Sappiamo che le cose non possono continuare così, ma non sappiamo cosa fare per migliorarle. Questo ci porta a continuare a fare cose sbagliate che ci portano a risultati che non vogliamo.
La frustrazione intensa può portare la persona ad agire in modo impulsivo e precipitoso senza considerare le conseguenze a lungo termine delle proprie azioni. Le persone che si arrabbiano facilmente spesso hanno poca pazienza quando si trovano di fronte a situazioni frustranti e vedono gli eventi come ingiusti.
Come abbiamo già visto, quando eravamo piccoli la frustrazione scoppiava facilmente in pianti e capricci. Oggi invece, non ci piace far vedere di sentirci sconfitti o insoddisfatti, quindi tendiamo a nascondere la frustrazione lamentandoci o cercando di scappare dalla situazione.
Oppure ci chiudiamo in quel “silenzio forte” che ci portiamo dentro quando non facciamo sfogare la nostra rabbia. È quel silenzio che ci consuma dentro, lentamente, senza che nessuno se ne accorga. È quando abbiamo un desiderio o una passione che non riusciamo a raggiungere e non lo urliamo al mondo. Quando sentiamo che la nostra opinione non conta e non troviamo il coraggio di far sentire la nostra voce.
Tutti noi siamo diversi quando si tratta di quanto possiamo sopportare la frustrazione. Questo influisce anche sulla nostra capacità di imparare dai nostri errori, accettare quando perdiamo e affrontare le sfide difficili. Se ci lasciamo prendere troppo dalla frustrazione, sarà più difficile per noi continuare a crescere.
Se stiamo provando frustrazione da molto tempo, potremmo avere problemi come nervosismo, ansia, rabbia e difficoltà a dormire o a rispettare gli impegni presi. E questo può influire negativamente sulle tue relazioni interpersonali. La persona frustrata potrebbe manifestare irritabilità e impazienza, creando tensioni con gli altri.
Se vogliamo liberarci dalla frustrazione, l’unica cosa che possiamo fare è utilizzare la nostre risorse interne, come l’abilità della accettazione. Significa accettare la situazione in cui ci troviamo e capire cosa possiamo fare da lì in poi.
Se siete curiosi… la prossima settimana troverete una nuova emozione.
Per oggi è tutto.
A presto e alla prossima.