Confusione
L’emozione di questa settimana è confusione.
Sto sentendo i pensieri perdersi nella testa in una sorta di nebbia che mi impedisce di vedere le cose con chiarezza.
COSA CI SPINGE A FARE?
La confusione è uno stato emotivo in cui i pensieri si mescolano, non riusciamo a capire cosa ci succede, e non abbiamo chiarezza su cosa fare. È come avere una sorta di “nebbia mentale” che ci impedisce di vedere le cose con chiarezza.
L’emozione della confusione ci spinge a cercare chiarezza, chiedere aiuto e riflettere su che azioni prendere per risolvere una situazione di incertezza.
LA STORIA DI MARCO
Marco era un appassionato di cucina, ma finora si era limitato a seguire ricette di base. Un giorno, decise di sfidarsi e provare a preparare un piatto complesso che aveva visto in un programma televisivo di cucina. Tuttavia, quando si mise a leggere la ricetta dettagliata, si rese conto che era piena di termini e tecniche che non aveva mai sentito prima.
Inizialmente, Marco si sentì confuso e un po’ intimidito dalle istruzioni della preparazione. Sembravano un labirinto di parole e concetti che si intrecciavano nella sua mente e non capiva cosa doveva realmente fare. Non sapeva da dove iniziare e si preoccupava di non riuscire a seguire correttamente la ricetta e cominciò a dubitare delle sue capacità culinarie.
Mentre cercava di seguire alla lettera la ricetta, Marco si confondeva tra le diverse istruzioni e i vari passaggi. Si sentiva sopraffatto e incerto su come procedere correttamente. La confusione lo portò a commettere degli errori, mescolando gli ingredienti nel modo sbagliato e causando uno sconcertante caos in cucina.
Tuttavia, invece di scoraggiarsi, Marco decise di abbracciare la confusione come un’opportunità di imparare qualcosa di nuovo. Iniziò a fare ricerche online, a leggere libri di cucina e a guardare video tutorial per capire meglio i concetti e le tecniche specifiche richieste dalla ricetta.
Mentre sperimentava in cucina, Marco sperimentava e imparava dal processo. Scoprì che alcune tecniche richiedevano pratica e pazienza per essere padroneggiate, ma ogni errore e tentativo gli fornivano una comprensione più profonda.
Man mano che sperimentava, Marco iniziò a notare che la confusione si trasformava gradualmente in comprensione. La confusione iniziale si trasformò in un senso di conquista e soddisfazione.
Con il tempo, la confusione iniziale di Marco si trasformò in fiducia e competenza. Riuscì a padroneggiare le tecniche culinarie più complesse e a creare piatti deliziosi che prima non avrebbe mai pensato di poter cucinare.
La confusione iniziale di Marco gli aveva aperto le porte a nuove sfide culinarie e gli aveva permesso di ampliare le sue competenze in cucina. Ogni passo della sua avventura culinaria era stato un’opportunità per imparare e crescere, trasformando la confusione in una spinta per migliorarsi.
Quella confusione iniziale divenne un ricordo prezioso per Marco. Gli ricordò che imparare nuovi argomenti può essere un viaggio avventuroso e che la confusione è solo una tappa temporanea. Imparò ad abbracciare la confusione come un segno di crescita e sviluppo, sapendo che sarebbe emersa dalla nebbia della confusione con una conoscenza più solida e una maggiore fiducia in se stesso.
Questo racconto evidenzia che la confusione può manifestarsi in diversi ambiti della vita quotidiana, come la cucina. Anche se può causare momenti di frustrazione e incertezza, se affrontata con pazienza e la giusta mentalità, la confusione può trasformarsi in un’opportunità di crescita e di sperimentazione. Ciò permette di superare gli ostacoli, migliorare le proprie abilità e ottenere risultati sempre migliori.
L’UTILITà EVOLUTIVA DELLA CONFUSIONE
L’emozione della confusione è stata utile per la nostra sopravvivenza perché ci segnala quando c’è qualcosa che non comprendiamo completamente e che richiede una maggiore attenzione.
Immagina di essere un uomo preistorico che si imbatte in della frutta rossa che non hai mai visto prima. Hai fame, sei felice di averla trovata e vorresti mangiarla ma hai anche paura che possa essere velenosa. Provi una sensazione di confusione perché non hai conoscenze o esperienze precedenti riguardo questa frutta.
La confusione ti spinge ad essere cauto e a non lasciarti convincere né dalla fame, né dalla paura. Ne mastichi un pezzetto, e porti il resto della frutta con te. Dopo qualche ora ne assaggi un pezzo più grande. Passata la notte senza problemi decidi di mangiare un frutto intero. Stai benissimo tutto il giorno. Allora il giorno seguente ne mangi di più e la inserisci nella tua lista della frutta buona da mangiare.
Dopo qualche tempo, ti capita di incontrare della frutta gialla che non hai mai visto prima. Procedi allo stesso modo che hai fatto per la frutta rossa, solo che questa volta la sera ti senti molto male. Il giorno seguente butti la frutta gialla e la metti nella tua lista della frutta da evitare.
La confusione ti ha aiutato a prendere decisioni prudenti basate su informazioni limitate, contribuendo alla tua sopravvivenza e all’adattamento all’ambiente.
APPROFONDIAMO
Il termine confusione deriva dalla parola latina “con-fusos” che significa “fuso insieme”. Indica uno stato mentale in cui i nostri pensieri, e di conseguenza le nostre emozioni, si “mescolano” in una “miscela disordinata” che non ci permette di avere chiarezza.
È un’emozione che sperimentiamo quando ci troviamo di fronte a situazioni complesse o ambigue in cui non siamo in grado di comprendere o organizzare le informazioni in modo coerente. Questo fa sì che non riusciamo a comprendere appieno ciò che sta accadendo. Riceviamo sensazioni e impulsi contraddittori. Ci sentiamo incerti, disorientati e privi di chiarezza.
È come avere tanti pezzi di un puzzle mischiati davanti a noi e non riusciamo a trovare nessun pezzo che si incastri con l’altro.
L’emozione della confusione ci spinge a cercare chiarezza e a prendere azioni per risolvere la situazione di incertezza. Ci motiva a cercare informazioni, chiedere aiuto e riflettere per trovare una soluzione. La confusione ci invita a esplorare e ad adattarci, favorendo così il nostro apprendimento e la nostra crescita.
Può inoltre contribuire alla confusione, un’eccessiva varietà di scelte, troppe cose da gestire, troppi cambiamenti, troppe attività e troppe decisioni da prendere.
Quando ci troviamo in uno stato di confusione, può essere difficile distinguere e comprendere appieno le emozioni che stiamo sperimentando. Possiamo sentirci arrabbiati, tristi, ammirati o persino invidiosi, il che può portare a un senso di disorientamento e paralisi. Tuttavia, è importante ricordare che la confusione è una reazione normale e che capita a tutti noi.
Durante il processo di risoluzione della confusione, è importante avere pazienza con noi stessi. Evitare di prendere decisioni affrettate o basate su incertezze può essere utile per evitare conseguenze indesiderate. Con il tempo, la confusione tende a dissolversi poiché acquisiamo una migliore comprensione e chiarezza sulla situazione.
Per superare la confusione, è utile fare un bel respiro e prendersi una pausa per riflettere e schiarirsi le idee. Inoltre, parlare con altre persone e ascoltare le loro prospettive può aiutare a vedere la situazione da angolazioni diverse e trovare una soluzione.
Ricorda che la confusione è una parte normale della vita e può essere un’opportunità per imparare e crescere. È attraverso il processo di risolvere la confusione che possiamo acquisire nuove conoscenze, sviluppare competenze e affrontare con successo le sfide che incontriamo lungo il cammino.
Non dobbiamo vivere la confusione come una difficoltà ma come un segno che stiamo apprendendo qualcosa di nuovo.
Immagina di essere in un luogo straniero per una vacanza. Ti senti confuso perché non conosci la lingua locale ed hai difficoltà ad orientarti. Le strade sono diverse da quelle a cui sei abituato, le indicazioni non sono chiare e le tradizioni locali sono molto diverse dalle tue. Provi curiosità ed eccitazione, ma anche incertezza e un po’ di ansia. Felicità per la vacanza ma anche rabbia e frustrazione per non riuscire ad orientarti bene.
Questa confusione è normale quando si esplorano nuovi posti, ma puoi superarla chiedendo informazioni e avendo una mente aperta per sperimentare nuove esperienze.
Certo, la confusione ci può creare diversi problemi. Quando si è confusi, diventa complicato prendere decisioni ed è facile incappare in perdite di tempo ed energie. Inoltre, la mancanza di chiarezza nelle comunicazioni può portare a fraintendimenti e conflitti, compromettendo la qualità delle relazioni con gli altri.
Però la confusione è un ottimo segnale di avvertimento che abbiamo bisogno di una pausa di riflessione. Siamo motivati a trovare la chiarezza mentale e a mettere in ordine i pensieri. Ci fa fermare e cercare chiarezza e comprensione attraverso la riflessione, l’analisi e la ricerca di supporto, se necessario. È un segnale positivo che indica che il nostro cervello sta apprendendo una cosa nuova e quindi sta riorganizzando i suoi schemi mentali.
La confusione è una tappa nel processo di apprendimento. È un passo prima di imparare qualcosa di nuovo. Le fasi dell’apprendimento sono:
Non so di non sapere (Beata ignoranza)
→ So di non sapere (se la cosa mi interessa inizio a studiare)
→ Confusione (il nostro cervello sta cambiando i suoi schemi mentali)
→ So di sapere (la confusione si è trasformata in abilità/conoscenza)
→ Non so di sapere (Maestria)
Questo ci permette di adattarci ai cambiamenti dell’ambiente circostante.
E come scriveva Darwin: quello che sopravvive non è l’animale più forte ma quello che riesce ad adattarsi meglio ai cambiamenti.
Ci sono molte altre emozioni che stanno arrivando nelle prossime settimane… “aspettatevi grandi sorprese”. ^_^
Per oggi è tutto.
A presto e alla prossima.