Appagamento
L’emozione di questa settimana è appagamento.
Sto apprezzando quello che ho e questa piacevole sensazione mi fa sentire sereno e realizzato per il futuro.
COSA CI SPINGE A FARE?
L’appagamento è una sensazione di realizzazione nella vita che ci porta uno stato di soddisfazione e serenità che ci aspettiamo di poter portare avanti per anni.
Questo ci motiva a vivere il momento presente, apprezzando ciò che abbiamo, e ci aiuta a condurre una vita significativa basata sul raggiungimento degli obiettivi che sono importanti per noi.
LA STORIA DI MARCO
C’era una volta un uomo di nome Marco, che aveva sempre sognato di possedere una piccola fattoria. Passava il suo tempo a immaginare campi verdi, animali felici e la tranquillità che avrebbe trovato lì. Dopo anni di duro lavoro e risparmio, finalmente riuscì a realizzare il suo sogno.
Marco acquistò una piccola fattoria, piantò campi di grano, mise su un pollaio con galline e costruì un recinto per le pecore. Ogni giorno, si svegliava presto, lavorava sotto il sole, e si prendeva cura dei suoi animali. Era un lavoro faticoso, ma Marco si sentiva felice e appagato.
A poco a poco, però, Marco iniziò a notare un cambiamento. L’appagamento che inizialmente lo aveva ispirato ora stava diventando una sorta di trappola. Era così concentrato sulla gestione della sua fattoria che trascurava il resto della sua vita. Gli amici lo chiamavano per uscire, ma lui diceva di no, poiché la sua priorità era la fattoria.
La sua famiglia era preoccupata perché non passava più tempo con loro. Iniziarono a sentirsi trascurati, e Marco si sentiva sempre più isolato. Anche se la sua fattoria aveva portato appagamento, stava mettendo a rischio le relazioni più importanti della sua vita.
Un giorno, mentre stava lavorando nei campi, Marco si fermò a riflettere. Aveva ottenuto ciò che desiderava con la sua fattoria, ma ad un costo alto. Si sentiva solo e distante dagli altri. Riconobbe che l’appagamento derivante dalla sua attività agricola era diventato un ostacolo per altre parti della sua vita.
Decise di apportare dei cambiamenti. Iniziò a organizzare il suo tempo in modo più equilibrato, dedicando tempo sia alla fattoria che alle persone che amava. Scoprì che poteva ancora godere dell’appagamento che la fattoria gli aveva dato, ma senza sacrificare le sue relazioni.
Con il tempo, Marco riuscì a trovare un equilibrio tra il suo appagamento personale e le sue relazioni. La sua fattoria continuò a prosperare, ma questa volta, aveva imparato a bilanciare il suo appagamento in modo che fosse in armonia con gli altri aspetti importanti della sua vita.
Questa esperienza gli insegnò che l’appagamento non dovrebbe mai diventare un ostacolo per ciò che è veramente significativo. Doveva essere una fonte di felicità duratura che lo ispirava a migliorare non solo se stesso, ma anche il mondo che lo circondava.
L’UTILITà EVOLUTIVA DELL’APPAGAMENTO
Immagina un gruppo di antichi cacciatori-raccoglitori che vive in una zona in cui la caccia è molto impegnativa. Un giorno, un gruppo di cacciatori riesce finalmente a catturare un grande mammut dopo giorni di inseguimenti. Hanno lavorato duramente per abbatterlo, e ora possono condividere la carne con la loro tribù.
Mentre cucinano e mangiano insieme, provano un forte senso di appagamento. Questa sensazione piacevole deriva dalla soddisfazione di aver cacciato con successo un animale così grande. L’appagamento li rende felici e soddisfatti. Questa emozione diventa un segnale che il loro sforzo è valso la pena, e questo li motiva a continuare a cacciare e condividere il cibo con la loro comunità. Aiuta anche a tenere il morale alto nelle situazioni difficili, come quando devono affrontare la mancanza di cibo.
Quindi, in questo contesto, l’appagamento è un motore per il comportamento positivo, che ha aiutato gli uomini primitivi a sopravvivere e prosperare nella loro lotta per il cibo e la sicurezza.
APPROFONDIAMO
Il termine “Appagamento” deriva dal latino “pacare” a sua volta derivante da “pax”, che vuol dire “pace”. Quindi appagare è soddisfare, esaudire ogni desiderio o bisogno, è avere una vita piena, una vita in pace e tranquillità.
L’appagamento è un’emozione di soddisfazione che ci fa sentire in pace con noi stessi, con gli altri e con il mondo che ci circonda. È la convinzione che non stiamo sprecando la nostra vita, ma semmai siamo riusciti a renderla più che soddisfacente. E ciò, nonostante le molte sfide che abbiamo affrontato e le molte altre che dobbiamo ancora affrontare.
Le persone possono sentirsi appagate quando trovano un obiettivo o un significato nella loro vita, anche se devono fare sacrifici. Al contrario, se soddisfano solo i loro istinti ma non trovano un significato, possono sentirsi frustrate. È la realizzazione di un equilibrio interiore che ci permette di sentirci felici e sereni.
È importante avere sempre un obiettivo ed un altro pronto per quando il primo è stato realizzato. Beato è chi ha ancora sogni da realizzare.
L’appagamento è sapere che possiamo continuare a giocare dal desiderio alla soddisfazione, e dalla soddisfazione al nuovo desiderio. Ossia riusciamo a mantenerci soddisfatti per anni. Invece, chi non ha più desideri si ritrova in una noiosa e paralizzante sensazione, con vaghi desideri e un senso di vuoto.
L’appagamento può renderti più resistente agli ostacoli e alle difficoltà che la vita ti pone davanti. Ma la mancanza di sfide o di obiettivi difficili può portare a una vita noiosa e priva di stimoli.
Essere appagati è quella sensazione di sazietà e benessere, come quando mangiamo e ci sentiamo pieni e soddisfatti. Quando seguiamo le nostre motivazioni, potremmo sentirci stanchi ma, allo stesso tempo, ci sentiamo sereni perché abbiamo soddisfatto un desiderio profondo. Questa sensazione è simile al riposo di un guerriero dopo una battaglia, quando ci sentiamo in pace e in equilibrio, liberi dall’agitazione mentale.
Per trovare un appagamento duraturo dobbiamo sviluppare la capacità di vivere pienamente il momento presente ed evitare di lasciarci trasportare nel futuro o nel passato dai nostri pensieri, dalle nostre preoccupazioni.
Ad esempio, quando facciamo una doccia, per qualche momento siamo pienamente nel presente. Sentiamo l’acqua calda che scende sul corpo, il calore che ci rilassa i muscoli… Poi iniziamo a pensare. «Cosa devo fare oggi?… Ho dimenticato di avvertire che ho invitato Tizio a cena….» Man mano che ci facciamo assorbire dai nostri pensieri, la doccia passa in secondo piano.
Il primo passo per vivere il presente è notare quando iniziamo a vagare con i pensieri.
E quando ci rendiamo conto che stiamo vagando con i pensieri riportiamo la nostra attenzione sul momento presente.
Quando ci sentiamo appagati, tendiamo ad essere più rilassati. Ma se una persona è completamente appagata e non cerca costantemente di migliorare, potrebbe smettere di apprendere o perseguire nuovi obiettivi.
Quindi l’appagamento spegne la “fame”, la voglia di volere di più?
Non è detto. Può invece essere la molla che ci motiva ad “andare oltre”.
Infatti non è il successo che ci porta la felicità. È il contrario. È vivere una vita felice che ci da la carica e ci spinge verso il successo.
Gli esseri umani non cercano solo il piacere, ma cercano anche di valutare se otterranno soddisfazione e felicità da ciò che fanno. Il nostro giudizio interiore è ciò che ci dà vero appagamento.
Per vivere una vita appagante, dobbiamo ascoltare noi stessi e riconoscere cosa ci appassiona davvero. Raggiungere l’appagamento non significa cercare di più, ma imparare a godere di ciò che abbiamo già.
“L’appagamento non ha tanto a che fare con la quantità delle cose che si hanno, è più che altro un atteggiamento mentale.”
Una persona, anche se sta vivendo in circostanze difficili e ha una vita molto semplice, potrebbe non sembrare così in svantaggio se guardiamo al modo in cui soddisfa i suoi desideri e come si sente felice. Non si tratta solo di guardare alle necessità materiali e alle difficoltà che affronta, ma anche a ciò che vuole e apprezza nella sua vita, e come si sente soddisfatto.
Qualche anno fa sono stato in un villaggio in cui le persone erano molto povere ma sembravano molto felici. Avevano un modo speciale di godersi la vita. Mi ricordo di un bambino che aveva pochi giocattoli, ma aveva trovato un modo per divertirsi con un sasso e un pezzo di filo. Lo trascinava per la strada e ne era veramente contento.
Quello che ci rende contenti è l’essere capaci di tirare fuori il massimo dalle cose che la vita ci mette a disposizione, anche quelle semplici.
L’Appagamento ci aiuta a sapere cosa ci fa felici e ci dà l’energia per fare quelle cose. È un po’ come una mappa che ci mostra la strada per essere felici. Quindi, se ci piace leggere, disegnare o fare sport, l’Appagamento ci dice: “Queste sono le cose che ti fanno felice, vai e divertiti a farle!”
Ahh.. la serenità di trovare una nuova emozione ogni settimana ^_^.
Per oggi è tutto.
A presto e alla prossima.