L’emozione di questa settimana è ammirazione.
Sto apprezzando una persona che ha grande talento e mi sento ispirata a fare del mio meglio per essere come lei.
L’ammirazione è un’emozione di felicità e pieno apprezzamento verso persone con grandi talenti. Questa emozione ci ispira a essere come loro e a fare del nostro meglio. È un’emozione che ci spinge a imitare, trarre ispirazione, apprendere e creare modelli positivi basati sulle qualità che ammiriamo negli altri.
C’era una volta un giovane di nome Luca che un giorno come tanti decise di visitare una mostra d’arte in cui erano esposte opere che lo incuriosivano.
Mentre Luca camminava tra le opere d’arte, l’ammirazione lo pervase. Era affascinato dalla bellezza e dalla creatività delle opere. L’ammirazione lo ispirava e lo faceva sentire connesso con il mondo dell’arte. Ogni pennellata, ogni dettaglio curato era un riflesso dell’immenso talento dell’artista.
In quel momento, Luca si rese conto che l’ammirazione gli forniva una prospettiva diversa, gli mostrava possibilità che prima non aveva considerato. Si sentiva stimolato a migliorare le sue abilità artistiche e a sperimentare nuove tecniche.
Dopo la mostra, Luca decise di dedicarsi alla pittura. Studiò le opere degli artisti che ammirava, imparò dalle loro tecniche e si esercitò costantemente per affinare le sue abilità. L’ammirazione diventò una guida per il suo percorso artistico, alimentando la sua passione e la sua determinazione.
Tuttavia, Luca comprese che l’ammirazione poteva avere anche un lato negativo se non gestita correttamente. A volte, l’ammirazione eccessiva lo faceva sentire insicuro delle sue capacità e lo portava a confrontarsi costantemente con gli altri artisti. In quei momenti, l’ammirazione poteva trasformarsi in invidia e minare la sua fiducia in se stesso.
Luca imparò a trovare un equilibrio tra l’ammirazione e l’autostima. Capì che poteva ammirare gli altri artisti senza mettersi in competizione diretta con loro. L’ammirazione gli forniva una fonte di ispirazione e un incentivo per migliorarsi, ma doveva sempre ricordare il proprio valore e apprezzare anche le sue unicità artistiche.
Quindi, Luca continuò il suo percorso artistico con un nuovo equilibrio tra ammirazione e fiducia in se stesso. L’ammirazione gli offriva una guida e un’ispirazione costante, mentre l’autostima gli permetteva di apprezzare il proprio stile e la propria creatività unica. Con il tempo, Luca si affermò come un talentuoso artista, sempre aperto ad ammirare gli altri e a crescere nel suo percorso creativo.
L’UTILITà EVOLUTIVA DELL’AMMIRAZIONE
L’apprendimento di nuove abilità è stato così importante per la nostra evoluzione che siamo arrivati a provare un’emozione positiva nel conoscere persone di talento, al fine di avvicinarci a loro e copiare le loro azioni.
Quando ammiriamo qualcuno per le sue qualità o abilità, siamo spinti a imitarlo o ad apprendere da lui. L’ammirazione alimenta la nostra motivazione per raggiungere obiettivi simili; influenza i nostri valori e la nostra percezione di ciò che è importante e di ciò che vogliamo essere.
Inoltre, quando ammiriamo qualcuno, spesso ci sentiamo vicini e connessi a lui. Questo favorisce l’aggregazione, la cooperazione e il supporto reciproco. Tutti elementi fondamentali nella preistoria per garantire la sopravvivenza del gruppo.
L’ammirazione è l’emozione che facilita l’apprendimento nei gruppi sociali.
Il termine deriva dal latino “admirari” che significa “da guardare”, con un rimando anche alla parola “mirus”, che vuol dire: mirabile, meraviglioso.
L’ammirazione è un’emozione positiva di meraviglia, fascino, stima, rispetto o simpatia che proviamo verso cose eccezionalmente belle o di grande qualità, o verso persone che hanno caratteristiche o talenti fuori dal comune. Un’emozione che proviamo quando qualcosa ci colpisce profondamente. È un’emozione intensa e coinvolgente che ci ispira.
Ad esempio, possiamo ammirare un atleta che si impegna con determinazione e costanza per superare i propri limiti e raggiungere risultati straordinari. Ci meravigliamo di fronte alla sua disciplina e al suo impegno costante per migliorarsi.
Allo stesso modo, possiamo ammirare un esploratore che si avventura in luoghi sconosciuti e affronta sfide difficili. Ci affascina la sua audacia e la sua capacità di superare ostacoli per scoprire nuovi territori.
Inoltre, potremmo ammirare un amico che ha un talento nel disegno e riesce a creare opere d’arte straordinarie. Ci stupisce la sua creatività e la sua abilità nel trasformare un foglio bianco in qualcosa di incredibilmente bello.
Ammirare qualcuno è una sensazione fantastica. Ti fa riconoscere che questa persona ha valori e qualità che non pensi ti appartengano e che comunque vorresti avere e che, lavorando bene, potresti anche conquistare.
Ti fa sperare di migliorare.
Attenzione però a non far cadere l’ammirazione nell’invidia.
Sia l’ammirazione che l’invidia sono emozioni che proviamo nel riconoscere nell’altro qualcosa di migliore rispetto a noi. Ma non sono lo stesso in ciò che questo genera nei nostri sentimenti e nelle nostre azioni.
Quando ammiriamo qualcuno, ci colleghiamo ai nostri sogni e proviamo calore nel riconoscere la grandezza che ci supera. È come se vedere la straordinarietà degli altri ci permette di riflettere sui nostri desideri. Ci ispira a migliorare.
Invece, quando invidiamo qualcuno, ci colleghiamo ai nostri incubi e proviamo rabbia del fatto che l’altro sia riuscito ad ottenere qualcosa che noi non siamo riusciti ad ottenere.
C’è molto di più da dire riguardo l’emozione dell’invidia ma questo sarà argomento di un prossimo articolo.
Per oggi è tutto.
A presto e alla prossima.